Quali sono i meccanismi di protezione delle prime vie aeree?
L’aria che respiriamo è un veicolo di inquinamento, in quanto contiene enormi quantità di particelle, alcune delle quali particolarmente dannose per le vie aeree. Se l’apparato respiratorio non disponesse di meccanismi che provvedono alla loro rimozione e neutralizzazione, i polmoni ne sarebbero invasi e ne diventerebbero vittime.
Il principale sistema di difesa localizzato a livello dei bronchi, garantisce la purificazione di gas, vapori, fumo e particelle, mediante il sistema muco-cigliare.
Il muco è una sostanza vischiosa secreta dalle ghiandole mucose e dalle cellule caliciformi presenti tra le cellule di rivestimento dei bronchi, che lubrifica e protegge le superfici mucose.
Le ciglia sono elementi filiformi presenti sulla superficie della mucosa delle vie respiratorie, dove favoriscono l’eliminazione del muco verso l’esterno. Il movimento dell’insieme delle ciglia può essere paragonato a quello di un campo di grano percorso dal vento.
Il colpo di tosse è un meccanismo fisiologico, costituito da un’inspirazione profonda, seguita dalla chiusura della glottide, con aumento della pressione intratoracica, e dalla sua improvvisa apertura e fuoriuscita di aria.
Il ciclo nasale
L’ostruzione nasale è il fenomeno iniziale del raffreddamento, in quanto annulla il meccanismo difensivo principale delle prime vie aeree, rappresentato dal ‘ciclo nasale’. Esso è caratterizzato dalla variazione della pervietà nasale con alternanza per ciascuna narice ogni 2 ore circa. I turbinati si comportano come dispositivi di regolazione della resistenza nei confronti del flusso d’aria a livello nasale, rigonfiandosi e decongestionandosi. Questo fenomeno noto come ‘ciclo nasale’ , ben conosciuto da chi pratica lo yoga, è sotto il controllo del sistema neurovegetativo e di diversi altri fattori (temperatura, umidità, freddo, esercizio fisico, inquinamento ambientale, presenza di sostanze irritanti). La persistenza della congestione nasale impedisce il deflusso delle secrezioni a livello nasale con il loro ristagno a livello dei seni paranasali. In tal modo viene meno la funzione nasale di filtro, umidificazione e condizionamento dell’aria che inspiriamo.